Le prime gru sono state avvistate, qui nella Dalarna del nord, ed ora le aspetto a Särna. Appena fuori paese una stretta lingua di terra si allunga nel lago ghiacciato, verso un'area dove l'acqua si libera prima che altrove. Lì alcune coppie di gru sostano regolarmente ogni anno esattamente a metà aprile, prima di disperdersi nelle paludi circostanti per nidificare. Pensavo fossero i cigni selvatici il segno della primavera che arriva, e sono in effetti loro i primi uccelli a rientrare dalla migrazione invernale. Ho invece scoperto che in Svezia sono proprio le gru a fungere da “rondini” locali (le rondini arriveranno anche qui, ma a maggio inoltrato), e sono considerate anche portatrici di buona fortuna, al punto che il primo avvistamento primaverile trova spazio nei media locali. La foto qui sopra è stata invece scattata la scorsa settimana presso il lago di Hornborga, nel sud della Svezia, dove ogni anno le gru svedesi effettuano uno stop over durante il viaggio verso nord: per una ventina di giorni fino a 18.000 gru sostano per riposarsi e alimentarsi prima del balzo finale verso i siti di nidificazione. Lo spettacolo è straordinario per il numero e la confidenza degli uccelli uniti al rispetto e alla passione delle migliaia di persone che vanno a vederli: me ne sono occupato in un capitolo del mio ultimo libro, e sarà oggetto di un prossimo portfolio su Exuvia. Ci sono tornato per un paio di giorni, quest'anno come quasi tutti gli anni in una sorta di pellegrinaggio affettivo; ogni volta mi affascina l'idea che tra le gru che vedo ce ne siano alcune che ritroverò qui a Särna. Anche se non saprò mai quali sono. |
Tutti i contenuti del sito: © Vitantonio Dell'Orto, tutti i diritti riservati Vivo in Svezia, a Särna (Dalarna). Le Cronache sono un diario per immagini della natura (ma non solo) della zona e di tutte le aree scandinave che visito nel mio lavoro fotografico.
Il mio libro: "La mia Svezia - Storie di un fotografo italiano al Nord" è disponibile presso l'editore.
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October 2018
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