A Jokkmokk, Lapponia svedese, si è appena aperta l'edizione numero 409 (!) del Mercato Invernale Sami, il più importante evento del suo genere per il popolo indigeno della Scandinavia. Durante i 5 giorni di mercato la cittadina lappone decuplica la sua popolazione, le strade sono invase da centinaia di stand e decine di migliaia di visitatori. Ogni anno viene scelto un tema che diventa protagonista di un'emissione limitata di cartoline celebrative. Quest'anno il mio ritratto di renna qui a fianco ha avuto l'onore di essere selezionato per l'iniziativa. L'inverno che arriva è considerato il migliore per le manifestazioni legate all'attività solare da molti anni a questa parte. Continuano ad arrivarmi in posta elettronica richieste di informazioni su luoghi e periodi. Chiarisco subito una cosa: Särna (ahimè) non è il posto migliore per l'aurora: troppo a sud rispetto a dove si svolge realmente la festa. Considerate almeno un'area che parta dal Circolo Polare Artico andando da lì verso nord, per avere ragionevoli possibilità di assistere un'aurora nel limitato periodo di tempo di una vacanza. Ed infatti la foto qui a fianco arriva dalla Lapponia Svedese (Porjus): consideratela un biglietto d'auguri per tutti quelli che partiranno nei prossimi mesi alla ricerca del più grande spettacolo del mondo. In realtà le betulle non sono il soggetto principale degli scatti che seguono, piuttosto fungono da contesto. Mi piaceva però la cacofonia del titolo, oltre al fatto che amo svisceratamente quest'albero e mi piace omaggiarlo ogni volta che posso. Sono stato nella Lapponia Svedese a metà settembre nel tentativo di rinverdire i passati fasti delle aurore boreali e dei colori autunnali. Parlo di “tentativo” non a caso: il tempo inclemente mi ha precluso ogni possibilità di osservazione delle aurore (che pure erano attive), e un'estate calda - protrattasi ben all'interno di settembre – ha garantito il peggior autunno dei colori da quando frequento la Scandinavia: vale a dire da un bel pezzo. Solo nella zona di Abisko la locale foresta di betulle, che copre un altopiano esposto più di altri siti ai primi freddi notturni – l'interruttore che scatena il fenomeno – mi ha concesso degli scorci degni dei chilometri che ho percorso per raggiungerla (1.200 km da Särna: questo per chi pensa che io viva “nel nord” :-). In alcuni tratti il sottobosco era un unico tappeto di Corniolo nano (Cornus suecica) i cui toni andavano dal giallo al porpora scuro; appena sopra, uno strato denso color oro: la chioma delle betulle. Due colori, due mondi. Tra di loro, tronchi essenziali e lucidi gettati a colmare la distanza, come un ponte; a sostenere il giallo sul viola, come impalcature. Poco più a sud siamo a Kvikkjokk, alle porte del Parco Nazionale Sarek. Ancora una betulla, stavolta in bianco e nero: un'immagine che a colori non mi convinceva, ma che coi toni di grigio ha acquistato, un po' a sorpresa, un suo carattere specifico, grazie alla rotondità della luce associata al mosso. “Non stonerebbe in un libro di illustrazioni tolkieniane”, ha detto un amico; detto da un membro di spicco della Società Tolkieniana Italiana, non può che farmi piacere. |
Tutti i contenuti del sito: © Vitantonio Dell'Orto, tutti i diritti riservati Vivo in Svezia, a Särna (Dalarna). Le Cronache sono un diario per immagini della natura (ma non solo) della zona e di tutte le aree scandinave che visito nel mio lavoro fotografico.
Il mio libro: "La mia Svezia - Storie di un fotografo italiano al Nord" è disponibile presso l'editore.
Archivi
October 2018
Categorie
All
|