Come un periscopio issato per capire se la primavera sia all'orizzonte, uno sterpo emerge dalle onde del mare di neve. È stato un inverno decisamente mite, il che mi ha impedito di fotografare ulteriori magici paesaggi, causa l’assenza di quei fenomeni estremi così esotici e fotogenici. Durante il fine settimana appena passato, tuttavia, un furioso blizzard ha imperversato per due giorni filati, con raffiche a 90 km/h miste a neve ghiacciata. Una prova durissima per i piccoli uccelli che passano l’inverno qui intorno. Il giorno successivo ho trovato un organetto sulla mangiatoia, a qualche centimetro dalla finestra della mia cucina (tradizionale location per le mangiatoie svedesi: così si mangia tutti assieme, uomini e uccelli). Statico, col piumaggio gonfio come di solito è quello degli uccelli che manifestano problemi; una povera cosa, che è rimasta sul posto, passivamente appollaiata in un canto, schiacciata contro la struttura, ogni tanto becchettando qualche seme (mica stupida l’idea di ripararsi su un intero serbatoio di cibo...). Ho temuto il peggio, combattuto tra la voglia di intervenire e il principio di non interferenza (il dilemma classico di chiunque vibri di empatia per gli animali). A notte inoltrata, l’organetto era ancora lì, e davo per scontato di doverlo raccogliere dalla neve, la mattina successiva; evidentemente, però, la cura a semi e riposo ha avuto esito positivo: l’indomani nessuna traccia dell’uccello. Una di quelle rare occasioni in cui sono contento di NON vedere un animale. |
Tutti i contenuti del sito: © Vitantonio Dell'Orto, tutti i diritti riservati Vivo in Svezia, a Särna (Dalarna). Le Cronache sono un diario per immagini della natura (ma non solo) della zona e di tutte le aree scandinave che visito nel mio lavoro fotografico.
Il mio libro: "La mia Svezia - Storie di un fotografo italiano al Nord" è disponibile presso l'editore.
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October 2018
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