Concludo con questo post l'invio di immagini dalla Skåne con un trittico dal Parco Stenshuvud. Il parco nazionale, il più meridionale di Svezia, protegge un promontorio caratterizzato da una vegetazione particolarmente lussureggiante, che assume a tratti l'aspetto di uno scenario mediterraneo, almeno secondo quanto scrive la documentazione disponibile. Come mediterraneo di nascita devo confessare che occorre una discreta dose di fantasia per fare un'affermazione del genere, ma vero è che la copertura vegetale è diversa qui rispetto a qualsiasi altro posto abbia conosciuto in Svezia, per le essenze presenti e come si combinano, anche visivamente. In particolare, sono rimasto folgorato da un tratto di bosco allagato, un ontaneto in cui le radici degli alberi, parzialmente scoperte, hanno creato piccoli isolotti da cui i tronchi si slanciano verso il cielo. Carici e felci completano un quadro di grande bellezza. Un'area relativamente piccola, non più di un paio di centinaia di metri, ma sufficiente a tenermi avvinto per due splendide mattinate di maggio.
Parco nazionale Söderåsen, Skåne. Un parco famoso per la magnifica ed estesa faggeta, e per la gola tettonica che lo attraversa creando ambienti di bosco e torrente a dir poco fiabeschi. Nonostante sia ricco di presenze (tra cui la Colombella nidificante, simbolo dell'area protetta) la sua attrattiva principale non è l'avifauna; tuttavia è proprio sulle presenze alate nel piccolo lago Skärdammen, che voglio soffermarmi. Tutti animali selvatici, beninteso, a partire dalla coppia di Cigno selvatico, parte di una piccola popolazione svernante in Germania che si ferma nel sud della Svezia anziché proseguire nel tradizionale viaggio verso le zone di taiga nordica. La coppia da qualche anno torna con regolarità a nidificare nel piccolo sito, ed è divenuta un'attrazione a se' per i molti visitatori del parco (sul laghetto si affaccia il Centro Visite). Partito per un viaggio orientato al paesaggio, e quindi con una focale massima di 300mm, mi sono ritrovato un po' a sorpresa a divertirmi con gli uccelli, confidando sulla confidenza – se mi passate l'espressione – tipica degli animali abituati ad una presenza umana continuativa e soprattutto benevolente. Sono occasioni da non perdere per sperimentare nuovi approcci con una calma e una disponibilità che normalmente non sono concesse. In questo caso l'idea era di giocare con luci e riflessi particolari, gentilmente offerti dalle foglie giovani dei faggi circostanti e dal sole dell'alba, e di combinarli, quando possibile, con del mosso intenzionale.
Amo le isole. Quelle grandi, quelle piccole. Quelle piccolissime come Hållö, un paio di chilometri scarsi di granito rosa sagomato da vento, mare e ghiaccio, dove lo sguardo scorrazza a 360 gradi. Poggiati su di essa, un faro, qualche casetta in legno e ciuffetti di fiori; ad alternarsi tra pietra e cielo nugoli di gabbiani sterne beccacce anatre limicoli e oche. In vista, la costa del Bohuslän con il merletto dei tetti di Smögen, forse il centro più caratteristico della regione, che occhieggia tra le ondulazioni rocciose della costa. Lo sguardo torna all'isola: un ostello isolato su una piattaforma di roccia garantisce la possibilità di soggiornare tra insospettabili agi: Utpost Hållö (avamposto), e il nome non poteva essere più azzeccato. L'isolamento come silenzioso testimonial pubblicitario, un posto dove ritrovare per qualche giorno una pace interamente “naturale” (ma non in luglio, quando il sito è preso d'assalto dai bagnanti); Il piacere - e il sottile tormento ad un tempo - di non essere automunito. Sono stati gli ingredienti perfetti per un'esperienza che risulta amena e disintossicante persino in un paese come la Svezia, dove non c'è davvero molto da cui disintossicarsi, dopo tutto.
Le isole non tradiscono mai. |
Tutti i contenuti del sito: © Vitantonio Dell'Orto, tutti i diritti riservati Vivo in Svezia, a Särna (Dalarna). Le Cronache sono un diario per immagini della natura (ma non solo) della zona e di tutte le aree scandinave che visito nel mio lavoro fotografico.
Il mio libro: "La mia Svezia - Storie di un fotografo italiano al Nord" è disponibile presso l'editore.
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October 2018
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