Una palude. Piccola, diciamo 20 metri per 30. More artiche che si preparano all'inverno. Qualche betulla mingherlina, un pino e un grandangolo. E due pomeriggi di pura gioia per gli occhi, passati a mollo nello sfagno intriso d'acqua come un bimbo che gioca nelle pozzanghere, e con lo stesso divertimento.
Parasoll mossa è il suo nome svedese, e una volta stabilito che mossa sta per “muschio”, direi che parasoll si spiega da sé, considerata la forma. Il muschio Splachnum luteum cresce nelle foreste umide boreali, producendo in estate questa struttura larga poco più di un centimetro. Il suo nome inglese, che tradotto suona come “muschio giallo degli escrementi di alce”, la dice lunga sul suo substrato preferito (de gustibus non disputandum est, dicevano i Romani, e come dar loro torto?). Per semplicità l'ho sempre indicato come “fiore”, quando mi è capitato di incontrarlo in compagnia di amici o visitatori, ma di un fiore non si tratta. Essendo la pianta un muschio (uno sfagno, per la precisione) queste monetine dall'aria vagamente mammaria sono in realtà sporangi, organi che contengono le spore riproduttive nei funghi, muschi e felci. In genere di forme e colori dimessi e minuti, in questo sfagno assumono un aspetto decisamente floreale... Un caso? Le coincidenze sono merce estremamente rara in Natura, dove ogni cosa ha una precisa ragione di esistere. Lo sfagno a ombrello – come lo battezzo qui al volo, mancando la specie di un nome comune italiano – sfrutta la presenza di insetti per diffondersi, e ha quindi bisogno di un richiamo vistoso ed irresistibile affinché questi si posino su di esso, per poi ripartire con le spore appiccicate al corpo. Esattamente come accade coi fiori veri, le api, il polline ecc.: si parla di evoluzione parallela, quando organismi diversi evolvono strutture simili per compiere identiche funzioni. |
Tutti i contenuti del sito: © Vitantonio Dell'Orto, tutti i diritti riservati Vivo in Svezia, a Särna (Dalarna). Le Cronache sono un diario per immagini della natura (ma non solo) della zona e di tutte le aree scandinave che visito nel mio lavoro fotografico.
Il mio libro: "La mia Svezia - Storie di un fotografo italiano al Nord" è disponibile presso l'editore.
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October 2018
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