Minimalismo: credo che l’immagine parli da sola, da questo punto di vista. Amo questo genere di fotografie: trovo affascinante il modo in cui incrementano le suggestioni diminuendo gli elementi, il contrario di quello che uno tende a pensare. Quanto al mistero… al momento dello scatto non era ancora emerso: la scena mi appariva scontata, una piccola pianta che spuntava dalla neve, come ne ho viste migliaia. Solo successivamente, mentre percorrevo il sentiero di ritorno, l’anomalia mi colpiva in tutta la sua stranezza; forse questo è il momento di aggiungere che la foto è stata scattata lungo il corso di un torrente innevato. Anzi: sopra il corso di un torrente innevato, con settanta centimetri di neve tra il fotografo e l’acqua/suolo. Come poteva una minuscola piantina esistere al culmine di un tale spessore di neve? Magari un masso affiorante proprio in quel punto? Ma cosa cresce sul cocuzzolo di un macigno? E se non cresceva su un rilievo, come mai si trovava sopra allo spesso strato di neve, e non sotto, come si suppone facciano tutte le piantine alte, come questa, una decina di centimetri? La soluzione è arrivata solo una volta a casa, quando ho avuto la foto sullo schermo; come tutte le soluzioni, è banale, quando la conosci: non di una piantina si trattava, infatti, ma dell’infiorescenza rinsecchita di un'Angelica, pianta che vive lungo i torrenti e che arriva a dimensioni ragguardevoli, in questo caso sufficienti a far svettare il fiore fuori dalla neve (e avrei dovuto saperlo). La bianca coltre si era fermata esattamente nel punto adatto per dare al fiore l’aspetto di una piantina autonoma, e ingannare così la mente, sempre (troppo) pronta a ricorrere a categorie preconfezionate per interpretare ciò che vede. Il mistero svanisce, ma la singolare circostanza resta.
marco
12/1/2013 12:05:20 pm
Un minimal coi controc...i.
Exuvia
13/1/2013 04:42:05 am
Addirittura? in questo caso, mi spiace molto per il numero due e gli altri a scendere, perché significa che sono messi proprio male.. :-)
Massimo
12/1/2013 12:16:05 pm
so perfettamente che commentare una tua foto con un'aggettivo come "stupenda" sia abbastanza misero e direi banale, ma oltre alle cose dette dagli amici sopra, citerò il Devotino in mio possesso: di una bellezza tale da suscitare un'attonita ammirazione.
Exuvia
13/1/2013 04:44:51 am
Grazie anche a te. E lasciami, allora, che aggiunga anch'io qualcosa di "banale": non c'e' alcun bisogno di essere in Svezia, per scattare un'immagine del genere. Basta soffermarsi, ovunque ci si trovi.
Massimo
14/1/2013 10:30:50 am
Concordo con te: soffermarsi, guardare, ascoltare e poi...scattare. Comments are closed.
|
Tutti i contenuti del sito: © Vitantonio Dell'Orto, tutti i diritti riservati Vivo in Svezia, a Särna (Dalarna). Le Cronache sono un diario per immagini della natura (ma non solo) della zona e di tutte le aree scandinave che visito nel mio lavoro fotografico.
Il mio libro: "La mia Svezia - Storie di un fotografo italiano al Nord" è disponibile presso l'editore.
Archivi
October 2018
Categorie
All
|