Sempre ostica la foto agli alberi, vivi o morti, svettanti o abbattuti che siano. La rappresentazione bidimensionale li svilisce, e il colpo di grazia viene loro dato dai pochi pixel della visione web. Ad ogni modo, ecco quattro immagini dalla Riserva Naturale di Norrfällsviken, in Costa Alta, che presenta, oltre alla bella pineta, i "klapperfält", letteralmente "campi di sassi", vasti accumuli di piccoli massi rotondeggianti ricoperti da lichene a mappa, che una volta erano il fondo del mare.
Quante probabilità ci sono di trovare due pioppi tremuli che mostrino la stessa disposizione delle tipiche chiazze di licheni, e uno accanto all’altro? Apparentemente, molte più di quanto ci si possa aspettare, considerando che ho impiegato solo un’ora per trovarli. O magari ho estratto il biglietto vincente di una lotteria e non me ne rendo nemmeno conto... Una di stagione: l'improvviso aumento delle temperature, seguito ad una primavera sinora fredda, crea le tradizionali situazioni di neve e ghiaccio in fusione su grandi superfici (in questo caso, un prato). Un'altra differenza tra temperature, ma stavolta quelle cromatiche tra le betulle illuminate dal sole e la neve superstite, che dall'ombra riflette il cielo sereno, contribuisce a creare un'immagine d'effetto (anche se non dovrei essere io a dirlo). Il regalo che dicembre mi porta è l'oro della poca acqua ancora libera di scorrere nei fiumi, colorata dal sole d'inverno riflesso dagli alberi innevati; o la tinta ambrata dei tannini in essa disciolti, resa evidente da un ghiaccio candido che si forma sotto i miei occhi, non appena una nuova onda tocca uno scoglio algido.
È l'argento della foresta incrostata di galaverna, quando già fa molto freddo ma di neve se n'è vista poca. È il rosso dei pini silvestri accesi dall'ultima luce del tramonto, che spiccano sull'ombra bluastra come coralli o gorgonie in una fotografia subacquea. Colori interamente naturali, migrati come li vedete dalla scena originale alla scheda di memoria e da qui al monitor… e questo rende i regali ancora più speciali. Sono salito alla torre di osservazione “Erik-Knutsåsen”, presso Gördalen, lungo i confini settentrionali del parco nazionale Fulufjället. È un bel punto di vista su una regione selvaggia coperta da una rada foresta d’altura con abeti e betulle, rilievi ondulati intervallati da paludi e piccoli stagni. Arrivato in cima, noto sulla piattaforma dei piccoli grumi di materiale, che ad un’occhiata più attenta si rivelano borre di rapace notturno. Alzo lo sguardo: ad una ventina di metri incrocio quello magnetico di un’ulula, che evidentemente ha anch’essa scelto di sfruttare le caratteristiche panoramiche della torre. Un magnifico incontro, inaspettato e non frequente. Non si può essere sempre preparati a qualsiasi evenienza fotografica, ed ero salito sulla torre con un corredo corto da paesaggio: questa immagine è quindi un generoso crop, che, tuttavia, riflette lo spirito della composizione originale, in cui l’animale (per scelta, per forza o per entrambe le cose) è ambientato nel paesaggio. Il genere di foto agli animali che preferisco. E' stato un buon inizio di marzo. Proprio la sera del primo del mese l'aurora boreale si è fatta vedere a Särna, la prima vera aurora da quando viviamo qui (quasi 4 anni). No, non la vedrete in queste Cronache: ci sono momenti in cui devi semplicemente "essere", devi goderti il momento senza pensare ad "avere", a fotografarlo (potete comunque vederla in un time lapse a questo link: l'aurora è esattamente quella, solo la località diversa). Mentre ero ad occhi in su, una Civetta capogrosso ha cominciato a cantare. Cosa chiedere di più? Nei giorni successivi il tempo è stato mite, addirittura con temperature al di sopra dello zero: marzo è pazzerello anche a questa latitudine, e, a dispetto del clima piacevole, per un paio di giorni ha imperversato un vento fortissimo, che ha regalato alla montagna sapori di tempesta nel deserto.
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Tutti i contenuti del sito: © Vitantonio Dell'Orto, tutti i diritti riservati Vivo in Svezia, a Särna (Dalarna). Le Cronache sono un diario per immagini della natura (ma non solo) della zona e di tutte le aree scandinave che visito nel mio lavoro fotografico.
Il mio libro: "La mia Svezia - Storie di un fotografo italiano al Nord" è disponibile presso l'editore.
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October 2018
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