Non sono passati più di due mesi e mezzo da quando ho visto queste piccole felci, Gymnocarpium dryopteris, dispiegare le proprie foglie come petali di fiori, di un verde così tenero da essere quasi impossibile da rappresentare in foto; come ali di farfalle appena schiuse che si gonfiassero all'aria, posate a migliaia sotto lo sguardo protettivo di pini e betulle, a disegnare un tappeto vivente che pareva brulicare nonostante fosse fermo, o, al limite, appena mosso da una bava di vento di foresta. Ora, dodici settimane dopo – il tempo che in altre specie può essere quello di una gestazione, non di una vita – eccole cedere, rattrappirsi, imbrunire, staccare nei toni dalla coltre di sfagno che è cresciuto dopo di loro, e sotto di loro; lui sì, ancora verde, come se dal basso ne risucchiasse il colore, e con esso la forza vitale. L'autunno arriva presto nel Nord, e con quale montagna di banalità potrei inzaccherare questo spazio su un tale argomento, ve lo lascio solo immaginare; e mi astengo dal farlo. 6/10/2011 12:15:20 pm
Questa foto è davvero spettacolare, bravo davvero! Comments are closed.
|
Tutti i contenuti del sito: © Vitantonio Dell'Orto, tutti i diritti riservati Vivo in Svezia, a Särna (Dalarna). Le Cronache sono un diario per immagini della natura (ma non solo) della zona e di tutte le aree scandinave che visito nel mio lavoro fotografico.
Il mio libro: "La mia Svezia - Storie di un fotografo italiano al Nord" è disponibile presso l'editore.
Archivi
October 2018
Categorie
All
|